Segreti del Dunland.
Abbiamo preso alcune informazioni importanti, dai pittoreschi personaggi del loco, sui primi insediamenti nel Dunland. Nei manoscritti trovati dentro la tenda dello sciamano si parla di:
- "clan insediatosi nelle caverne dei monti brumosi"
- un "giuramento" venuto meno che causò una "pestilenza"...
Ci son sembrati degli indizi sufficienti per partire alla volta delle caverne "infestate": scopo della missione sciogliere la maledizione per far si che questi spiriti errabondi, assetati di sangue, trovino la pace!
la partenza è stata rimandata alla settimana prossima, alle prime luci dell'alba....
-Berna "Il Cavaliere di Rohan"
La replica:
Il riassunto di Berna è stato piuttosto esaustivo, ma prima che mi tradiscano i miei ultimi neuroni reduci da battaglie perse col sonno, condividerei con voi alcuni appunti sparsi presi nel corso dell'avventura "interlocutoria":
- La sera dei festeggiamenti abbiamo portato la spilla trovata sul corpo di una bimba non-morta, a quello che ci hanno indicato esserne il padre: un umile pellaio di nome Rolan. Ci ha ringraziato.
- Siamo poi andati a trovare i figli del fabbro, Borkul (?), scampati ai non-morti: un maschio ed una femmina di nome Ishel. Per ricompensarci, Borkul ci ha offerto la mano di Ishel. Il laido di Finbar era lì lì per accettare...
- I Dunlandiani sono un popolo grezzo, dalle usanze strane..a tratti primitive...oserei dire che sono "selvaggi dentro"...bah..
- L'ebanista cieco è più cupo del solito...
- La mattina successiva abbiamo visitato insieme a Solofen (nuovo animista del villaggio, scarsamente accettato dal popolo) il tumulo di Rainet, l'animista uccisa dai non-morti che ha preceduto Solofen e di cui lui era assistente. Rainet era apprezzata dal popolo. Non abbiamo profanato il tumulo ed esternamente non c'era nulla di strano. Solofen non ci ispira tanta fiduca: è un personaggio strano....molti di noi condividono il pensiero non provato che lui abbia a che fare in qualche modo con l'avvento dei non-morti: del resto la "religione" dei Dunlandiani si basa sul culto dei morti ed il lavoro di un loro animista è quello di creare un legame continuo fra i vivi e i morti...dunque se il problema sono i non-morti, Solofen deve avere qualche resposabilità, o perlomeno sapere qualcosa che non ci ha detto. Lui ha intuito vagamente i nostri sospetti, ma non sembra intimorito...al minimo segno di minaccia nei suoi confronti, non abbassa lo sguardo, anzi lo intensifica...cosa che accresce in noi il sospetto.
- Abbiamo poi fatto visita ai due esploratori del villaggio che conoscono le zone delle Montagne Nebbiose (?) da cui pare provengano i non-morti. Si tratta di Geroiba e Skammar.
- Geroiba: nipote (?) del capo clan Menoib. Esploratore ufficiale del villaggio. Personaggio amichevole. E' lui che ci accompagnerà nell'esplorazione delle caverne alle pendici dei Monti. E' stata una scelta diplomatica ed econimica (è figlio del capo e ci costa zero) Skammar: tipo ombroso. Vive ai margini del villaggio coi suoi cani rognosi, in una capanna circondata da teste di animali mozzate. Riteniamo sia un gay frustrato che si accoppia sporadicamente coi suoi animali, ma in fondo ci piace perchè è sincero nella sua laidezza. Non fa parte del villaggio. E' un mercenario. Non è mai stato attaccato fisicamente dai non-morti e dice di riuscire a capire quando sono in avvicinamento....Forse, proprio per questa sua capacità, sarebbe stato meglio portarselo dietro....ma costa e non è ben visto dai villici. Comunque, eventualmente, siamo sempre in tempo...
- Ci siamo quindi diretti nella capanna di Rainet, ora diventata quella di Solofen, a cerca di indizi. Per riappacificarci con Solofen gli abbiamo portato una tipicità del posto: la famosa caciotta del Dunland; prima di consegnarla abbiamo provveduto a farcirla di peli pubici e caccole. I nostri compagni Elfici, persi da un'eccesso d'estasi, se la sono pure sfregata abbaondantemente fra le loro chiappe dorate. Solofen ha gradito e ci ha fatto consultare i tomi che Rainet studiava prima di morire. Erano scritti in Dunedain (!!!?).
- Come diceva Berna, parlano del periodo in cui i Dunlandiani vievano ancora al Sud, della peste del 1936 (moria delle vacche) causata dalla rottura di un giuramento e della successiva migrazione del popolo diviso verso i territori in cui siamo noi ora. Durante gli anni della pestilenza risaltano due personalità: Eriben Damoig (?), una shamana dal bastone facile, che son le sue arti magiche piegò il popoloe lo unificò alleandosi a Ulfdilan, un gay che morì in un'imboscata. Anche Eriben è scomparsa (?); il suo potere era legato al bastone magico. Un clan, dopo la pestilenza e la divisione, si rifugiò sui monti e scomparve...erano i Fagoin...i monti in oggetto sono gli stessi da cui provengono gli zombi. Riteniamo quindi che i non-morti siano i Fagoin redivivi e che forse il bastone di Eriben sia stato ritrovato (con un po' di fantasia..eh).
Ci siamo abbondantemente equipaggiati, abbiamo caricato 3 muli di attrezzature varie e siamo partiti guidati da Geroiba. Rotta: le caverne delle Montagne Nebbiose. Io mi porto dietro anche una gallina: a tutto rinuncio, ma non all'ovetto fresco tutte le mattine...dà energia.
-Il Fanatico "Aradur"
Nessun commento:
Posta un commento