domenica 30 gennaio 2011

Shogun


Sessione di importante rilevanza storica, dato che viene coniato il nome "Il Fanatico"...

Il gioco:

Ieri grande serata a tre a casa di Guido: partita a Shogun, con finale sul filo del rasoio (ha vinto di stretta misura il Marchese) e poderosi scozzi fin dall'inizio. Offensivismo spinto e penuria di denaro, le due chiavi di lettura della partita, che è stata decisa dalle numerose rivolte (ben 5 solo nel secondo inverno) e dal continuo cambiamento di mano di territori "costruiti". Memorabile.

-The Judge

La replica:

Bella partita a Shogun, finalmente un poco di sano spacca&ammazza, con un possente Materi che è stato l'ago della bilancia a mio favore contro il solito The Judge ... e vi dirò che il GdT domenicale è mooooolto intrigante... ma io voglio quel conigliaccio dell'EX maggiore !!!!!!!




Vorrei sottolineare come il padrone dello scannatoio, detto anche ER FANATICO, ci abbia presentato una lista (scaricata da internet) di GdT da poter provare IMPRESSIONANTE e della quale possiede almeno il 75% dei titoli elencati. Ma chi sei !!!!!! UN MITO !!!!

-Il Marchese

domenica 23 gennaio 2011

El Grande

Sessione improvvisata last-minute GDT con "El Grande"



Pietra miliare dei boardgame al pari di Puerto Rico. In pratica abbiamo giocato con la storia e, se si vuole, abbiamo riscritto un pezzetto di quella della Spagna del 1500.




Gran bel gioco di maggioranza (area - control), a tratti vagamente kingsmaker, ma alla fine neanche poi troppo. Verso la fine la stanchezza si è fatta sentire e le azioni di molti diventavano più vaghe e distratte; del resto le variabili a cui uno doveva pensare erano molteplici. Suggestivo il Castillo.


il Castillo

El Grande ha arricchito il nostro vocabolario con nuovi sgargianti termini quali "vetare" (quando uno esercitava il diritto di veto...ad es.: "Se avessi vetato il giallo, non avrebbe potuto spostare il re") e "scorare" (quando uno andava avanti nel punteggio,"to score" in inglese...ad es: "Ho scorato 5 punti facili").

- il Fanatico



giovedì 20 gennaio 2011

Cthulhu

Losanna Onirica : There and Back Again




"In un negozio delle vie di Losanna viveva un cartolaio..."

Cari amici, un raggio di sole ha fatto capolino sul nostro cammino. Un raggio di sole che è partito dalla croce di Padre Solomon, grande protagonista dell'ultima avventura.


Sarò breve,

Nella camera del sontuoso albergo di Losanna abbiamo comodamente esaminato il contenuto rinvenuto dal cassetto di Edgar Wellington (l'imbalsamatore trovato morto insieme a suo fratello)..fra i vari gadget c'era:
  • una ricevuta di una cartoleria;
  • un falso della pergamena del simulacro;
  • una boccetta piena di liquido denso e scuro con una targhetta con su
  • uno scritto: "Losanna Onirica";
  • il suo diario.
Leggendo il suo diario abbiamo rilevato come Edgar fosse stato prima avvicinato dal Duca e successivamente spinto dallo stesso nella ricerca della pergamena. E' stato il Duca a dargli la boccetta, dicendogli che lo avrebbe aiutato a dormire... Edgar si rende presto conto che l'assunzione del liquido denso lo trasporta in un mondo parallelo. Il diario racconta poi dei suoi viaggi nella Losanna Onirica, dell'evoluzione del rapporto col Duca, del quale Edgar cominciava a non fidarsi più...e infatti decide da ultimo di nascondere la pergamena nella Losanna Onirica.

la boccetta col liquido misterioso

Alla fine viene fuori che Edgar è un semplice burattino nelle mani del Duca...in pratica: un pugnettaro di periferia...che però ha osato ribellarsi al suo volere. Terminata la lettura del diario, Don Herode ha una lampante intuizione: il cartolaio! Il gruppo si precipita nel negozio del fellone...ma, ahimé, dopo un lungo interrogatorio, viene fuori che il tizio non è implicato nella vicenda. Tuttavia, scopriremo poi come la presenza di Padre Solomon abbia toccato nel profondo l'animo del buon cartolaio svizzero, il quale deciderà in seguito di aprire una piccola azienda di attacchi per gli sci che chiamerà "Salomon" in onore del prete che lo ha tanto colpito (non ricordava esattamente il suo nome) ed avrà un grande successo. Il resto è storia.

il Cartolaio - un uomo di successo


Dopo la breve parentesi del cartolaio (che continua comunque a mandarmi gli auguri di Natale), il gruppo si riunisce nuovamente nella camera dell'albergo dove decidiamo di partire per la Losanna Onirica. Nel diario, Edgar scriveva che qualunque oggetto stretto in mano veniva trasportato nella Losanna Onirica. Qualche folle propone di abbracciare un TAXI per potersi muovere più velocemente e comodamente nel mondo parallelo...pure follie... Il più razionale prete tira fuori l'incensiere e ci brucia dentro un po' del liquido nero; il fumo si espande e ci soffoca nel suo abbraccio. Ci risvegliamo sull'Orient Express in movimento...ma l'arredamento è tutto più vecchio, in stile gotico, a tratti rococò.

Giungiamo nella Losanna Onirica.




E' l'anno 1400. Pur abbracciando tutte le nostre potentissime armi prima di partire, sono rimaste nel nostro equipaggiamento solo quelle bianche e gli oggetti non tecnologici. La città è diversissima. Ci sono 2 o 3 soli, grossi crepacci qui e là. Solite cose. Girano persone strane, mezze drogate, alcuni con maschere e vestiti esotici. Ci sono qui e là statue fatte di pelle umana. Al suono di una campana tutti si radunano in una piazza dove sta avvenendo una sorta di processo. L'imputato alla gogna è Edgar Wellington, che apparentemente è morto nel mondo reale, ma è ancora vivo in quello onirico. Il suo accusatore è il Duca, che in questo mondo onirico è il Re Mosaico: un virtuoso dalla pelle scuoiata a pois...tutti lo adorano. Il giudice è un fantoccio di pelle dal respiro affannoso, probabilmente rianimato magicamente dallo stesso Duca. Il processo ha luogo in questa piazza, davanti al portone del palazzo del Duca, che è rimasto identico. Ovviamente son tutti fanatici, lanciano pezzi di carne, sassi ecc...noi, mimetizzati nella folla, ci uniamo al linciaggio fingendo di sbagliare mira nel folle tentativo di colpire il Duca.

Poi il Re Mosaico chiede se qualcuno vuole prendere le difese di Edgar....e, fra lo stupore ed il silenzio di tutti, Padre Solomon alza la mano. Lo segue a ruota il nostro buon compagno dalla gamba di legno, ma svelto di mano. Noi rimaniamo in agguato, spostandoci verso la porta del palazzo. Il processo prende il via, e Padre Solomon se la cava egregiamente nel rispondere ai capi d'accusa. Tuttavia, quando il Re Mosaico accusa Edgar di essere uno sporco straniero inglese...al Padre "s'intasa la vena". Colto da un eccesso d'ira, si scaglia all'improvviso contro il Duca, colpendolo violentemente col suo crocifisso d'ottone placcato argento e aprendogli un grosso squarcio sulla fronte. La folla raggela. Il Re Mosaico è vivo, ma paralizzato dallo stupore. Gambadilegno, da dietro, sventaglia a zoppino un machete...e dopo svariati tentativi riesce a colpire pure lui...mentre il Prete furioso continua a far calare la sua croce sulla testa del Duca. Un ultimo colpo mandato a segno fa cadere il Re fra la folla stupita. Padre Solomon, dal patibolo, alza la croce insanguinata e noi, sparpagliati fra la folla, inneggiamo: "Squartate il Re Mosaico, da oggi c'è un nuovo Re!"...ma la gente non abbocca. Ci rendiamo conto che Edgar è inevitabilmente impazzito, lo lasciamo al suo triste destino e fuggiamo varcando la soglia del palazzo del Duca.
La folla ci insegue e con essa il Duca stesso, che ora fluttua nell'aria in tutto il suo splendore...pare incazzato. Sbarriamo il portone e corriamo all'interno giungendo in un grosso studio pieno di libri. C'è pure la pergamena. La prendiamo e con essa afferriamo a casaccio diversi libri
antichi. Continuiamo la nostra apparentemente inutile fuga, rendendoci però piacevolmente conto che l'effetto della boccetta sta per finire. Ma il Re Mosaico ci è addosso...e ci attacca. Ferisce gravemente Padre Solomon...e strappa un occhio a Gambadilegno lasciandolo in fin di vita...noi rispondiamo ai colpi, ma il Duca incassa bene. Poi, l'effetto della boccetta svanisce e scompariamo dal mondo onirico per riapparire sull'Orient Express...quello vero...che sta viaggiando verso Milano.

il vagone ristorante

Siamo acciaccati, ma tutti vivi ed abbiamo con noi la pergamena del simulacro (oltre a svariati libri da studiare ;-). Nel vagone ristorante, al tavolo accanto al nostro notiamo...il Duca! (versione mondo reale) che ci saluta sorrdinendo...Gambadilegno gli risponde facendogli l'occhiolino...eh eh eh.

E, come direbbe Patsy di Nick Carter: "l'ultimo chiuda la porta!".

-Il Fanatico "Don Herode"

domenica 16 gennaio 2011

Changeling

Ciao Amigos, mi ero dimenticato di lasciare un piccolo report del 1-shot a Changeling.




Il gioco:

Eravamo, oltre a Mastro David, io, The Judge, Tony the Wall e Matteo. Il sistema di gioco è quello di Mondo di Tenebra: per chi non lo conoscesse, quasi tutte le risoluzioni delle azioni si effettuano con un tiro di un tot di d10 che varia a seconda di attributi, abilità, specialità, ecc. Un risultato di 8, 9 o 10 equivale ad un successo (quindi un PF, e via dicendo). I 10 si ritirano (tipo il critico di Harp). Sistema piuttosto veloce da attuare e facile da assimilare. Al di là delle meccaniche di gioco, l'ambientazione di Changeling è molto onirica: oltre al mondo reale (ambientato nel presente) esiste un mondo parallelo delle fate, popolato da creature fantastiche. Le fate non sono come quella turchina di Pinocchio....anzi...sono un po' cattivelle perchè si dilettano nel rapire gli umani...Tutti i PG sono dei sopravvissuti: ovvero delle persone che sono state rapite, ma poi sono riuscite a scappare tornando nel mondo reale. Il fatto che siamo stati per un certo periodo nel mondo onirico, ci ha cambiato radicalmente nell'aspetto e nell'animo conferendoci poteri fantastici...siamo diventati dei Changeling. 






Come noi ci sono tanti altri Changeling. Siamo tutti divisi in fazioni, o corti (Inverno, Autunno..ecc.) ... per esempio, il mio PG è legato ad una forma animale di un rapace ed appartiene alla corte dell'inverno. Quello di Tony the Wall invece è una vecchietta avvizzita. Matteo è una sorta di robot bambino. The Judge è un gigante di pietra. Gli umani non sono in grado di vedere il nostro aspetto fantastico. I Changeling oltre a difendersi dagli attacchi del mondo delle fate, che vorrebbero inevitabilmente riportarli indietro, talvolta si combattono anche tra di loro...obbiettivo: la conquista di maggiore potere fra le fazioni...o giù di lì.





E' stata una sessione di gioco piuttosto veloce, dove abbiamo potuto assaporare giusto un assaggio di questa ambientazione. Divertente per la vastissima diversificazione dei PG e per il fatto che si ha la percezione che tutto in qualche modo sia possibile. Simpatico anche il sistema di gioco, che però non ho avuto modo di assimilare a fondo. A livello strettamente personale, devo ammettere che prediligo ambientazioni di tipo classico (fantasy tipo Harp, oppure Cthulhu)..comunque mi sono divertito molto. Grazie a David per la proposta e l'ospitalità.


-Il Fanatico

martedì 4 gennaio 2011

Cthulhu


Don Herode Correa - foto recente


Il riassunto:

Ieri sessione gagliarda di Cthulhu. Provo a fare un riassunto "al volo" che spero possa in qualche modo aiutare gli assenti a mantenere il filo della matassa di un racconto piuttosto intricato. Premetto che il buon Don Herode si sta lasciando sempre più trascinare nell'abisso della follia (e pensare che tutto è partito da una delusione amorosa in Argentina...ah...le donne!). Arrivati a Losanna si sono uniti al gruppo un elegante musicista, ed un inquientante energumeno chiamato "Bombo" che abbiamo deciso di assoldare come bodyguard per i lavori sporchi. Ci siamo poi comodamente sistemati nell'albergo più lussuoso della città. Il nostro obbiettivo era quello di rintracciare due fratelli imbalsamatori (Wellington Brothers) di cui avevamo l'indirizzo ed una lettera che evidenziava il loro interesse nel Simulacro.


mappa di Losanna

Siamo andati a fargli visita presso la loro lugubre casa/negozio/laboratorio. Uno dei due fratelli è muto e deforme; l'altro, Edgar, è invece molto schizzato. E' venuto fuori che in un'asta fallimentare erano entrati in possesso di una pergamena del Simulacro, quella della testa, e che adesso sono intenzionati a venderla al miglior offerente.

Oltre a noi è interessato all'acquisto anche un certo Duca di Losanna...che guarda caso si presenta nella casa dei Wellington mentre siamo lì a trattare. Il Duca è un ciccione benestante, aristocratico... Con una scusa banale, vado in bagno...dove trovo delle boccette di morfina (Edgar si rivelerà poi essere un morfinomane), che svuoto e riempio nuovamente con della purga da cavalli..prodottino dal risultato garantito. Poi approfitto profusamente del bagno, senza tirare l'acqua e me ne esco pallido e sudato. Fingendo un certo disorientamento causato dal mio malessere e spalleggiato dai miei sagacissimi compagni d'avventura che si adoperano nel distrarre i loro interlocutori, esploro la casa. Nella camera di Edgar trovo un cassetto chiuso; non lo forzo, ma apro la finestra...per dopo. Giusto il tempo di riempire il pitale personale di Edgar con altro prodotto interno lordo, e mi riunisco agli altri.


Losanna



Cos'è, cosa non è, il Duca decide che l'affare va trattato alle 5 del pomeriggio nel club di un certo Max, una sorta di intermediario fra lui ed i Wellington; nel frattempo, essendo mattina, si offre di farci da Cicerone per Losanna. Due o tre dei nostri vanno con lui. Altri vanno ad equipaggiarsi. Io vado col Dottore in Botanica in albergo dove prende forma un diabolico piano: ci procuriamo una gallina morta da spennare ed un facchino consenziente a cui piacciono i soldi facili; gli diciamo che deve recarsi dai Wellington con la gallina e dirgli che la povera bestia si chiama Agatha ed appartiene ad una ricchissima signora che è disposta a spendere cifre assurde pur di far impagliare la sua insostituibile compagna di tante piacevoli serate davanti al camino. Tale pretesto, pensiamo, dovrebbe darci il tempo di entrare nella camera di Edgar indisturbati. Per aumentare l'effetto diversivo, diamo da bere al facchino una generosa dose di purga da cavalli. Ci appostiamo in attesa all'angolo della strada ed osserviamo una scena epica: l'ignaro ragazzo bussa e ribussa per diverso tempo, ma nessuno apre...il suo bussare diventa quasi frenetico quando l'effetto della purga risulta essere incontenibile. Lo vediamo contorcersi, stringere le chiappe, graffiare il portone...ma come può uno scoglio arginare il mare? Poi, la quiete dopo la tempesta. Ce lo ricordiamo mentre sale su un taxi con passo incerto, quasi robotico ed il pollo ancora in mano.


tipico taxi "losannese" anni '30



Decidiamo comunque di scalare il palazzo ed entrare nella camera, ma ci accorgiamo che c'è qualcuno dentro. Quindi rimaniamo appostati in attesa. Dopo un po' esce di casa...il Duca! che tranquillo e beato si incammina per i vicoli di Losanna. Lo pediniamo fino a quella che si rivela essere la sua dimora...un classico: un enorme, decadente edificio, con finestre sbarrate, portone nero in ebano con iscrizioni occulte ed immancabile giardino putridescente. Nel frattempo il resto del gruppo visita musei e chiese in compagnia...del Duca..che evidentemente si è sdoppiato.





Ci riuniamo poi tutti in albergo. E' tardi e alcuni di noi devono andare al club di Max. Io, Bombo ed il Professore torniamo dai Wellington. Al Club c'è solo Max, che intrattiene con scuse banali per 2 ore i nostri compagni...poi fugge; lo pedinano e scoprono che entra nella dimora del Duca. Dai Wellington, riusciamo ad entrare dalla finestra laciata aperta. Bombo va avanti e scopre che i fratelli sono stati assassinati: Edgar con un'iniezione fatale; il fratello invece in modo estremamente macabro...risulta infatti mezzo scuoiato. Punti San che se ne vanno. La polizia bussa alla porta. Giusto il tempo di afferrare tutto il contenuto del cassetto di Edgar e, per Bombo, di mettere in pose plastiche i due sfortunati fratelli....poi ci defiliamo. Nel cassetto c'erano diverse cose interessanti:
  • il diario di Edgar;
  • un boccetta piena di liquido nero, con una targhetta: "Losanna Onirica"
  • la copia della pergamena (Edgar voleva darci una patacca)
  • 3 profilattici di cui uno usato
  • ed altri sfiziosi oggettini vari.
La prossima volta dovremo andare a fare visita al Duca..."Mena il tuo colpo più duro, amico. Non mi fai paura"....più o meno....

Scappo...devo andare a recuperare in qualche modo 800 sterline che mi servono per un investimentino piuttosto importante.

-Il Fanatico "Don Herode"