Sabato scorso si sono riaperte le porte della tana del riccio dopo una lunga pausa riflessiva. Ai presenti Michelangelo e Andy minavagante Mason ho proposto la novità
Tinners' Trail di Sir Martin Wallace, subito accolta con grande entusiasmo.
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L'entusiasmo |
Devo dire che questo gioco lo avevo acquistato un po' a scatola chiusa attratto subito dall'ambientazione e dai molti commenti positivi e fortunatamente il titolo ha ampiamente ripagato l'aspettativa. Qui i giocatori rappresentano conglomerati di industrie minerarie in competizione per l'estrazione di rame e stagno nella Cornovaglia di inizio diciannovesimo secolo.
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Dettaglio della costa |
Una partita si articola in 4 grandi turni a loro volta divisi in diverse fasi. All'inizio di ogni turno si stabilisce attraverso il lancio di tre dadi particolari il prezzo delle materia grezze che andranno poi a influire sulle strategie dei singoli giocatori per quel turno. Cuore del gioco è la fase attiva delle azioni dove si possono costruire nuove miniere dopo aver vinto un'asta , estrarre le materie prime, potenziare con varie tecnologie le capacità estrattive delle singole aree ecc.. Particolarità del gioco è che ogni azione ha un costo in temini di tempo, ciascun concorrente ha infatti 10 punti tempo da spendere come vuole e colui che ne ha cosumato meno è sempre il giocatore attivo. Capita quindi spesso di poter fare più azioni consecutive.
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Fase di spiegazioni condite da buon fumogeno soporifero |
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I soldi sono fondamentali durante la partita sia nelle aste che durante l'estrazione, infatti più acqua si trova in un'area e più è costosa l'estrazione, ma i veri punti vittoria si fanno investendo i propri capitali all'estero. Come nel vero spremi uno stato e poi usi la tecnica del capital flight, ma senza esagerare perchè un pò di soldi li devi conservare per il turno successivo altrimenti non puoi più partecipare alle aste nè estrarre.
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...nel cuore della partita... |
Il gioco è "garbato" talmente tanto che abbiamo fatto ben 3 partite di fila con una vittoria per parte e tutti felici a letto.
Punti di forza: il buon vecchio dado offre variabilità e longevità al titolo essendo ogni partita diversa a seconda di cosa si scopre nelle singole aree estrattive e del prezzo delle materie grezze.
Punti di debolezza: Nonostante sia molto interessante la meccanica del tempo, può accadere che l'ultimo a muovere aspetti che gli avvesari esauriscano il loro tempo per poter indire una nuova asta e aggiudicarsi automaticamente al minor prezzo sindacale un nuova area magari anche molto ricca.
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Autoscatto e saluti finali! |
Andy Lombard
Grandissimi !!!!! Ora però voglio l'IMPERIAL con lo scontro Virgulto vs Giambo !!!!!!!!!!!
RispondiEliminaPS in settima sono presente e solo ... giochiamo ???
Grandi davvero!
EliminaIl marchese ha visto lungo e la battaglia a imperial è stata fatta e giambo si è scontrato con GV!
Grande battaglia sanguinosa.