domenica 30 novembre 2014

Il cultismo evocato

Chi con il telefono spento, chi senza applicazioni di messaggistica... i Cultisti riescono a ritrovarsi seguendo l'odore del Gioco a casa di Cavallo Pazzo.
Ritrovandosi solo in tre, si domando dove siano gli altri compagni  e con una seduta mediatica cercano di contattare il loro spirito, ma nessun segno si manifesta alla loro invocazione.
I tre cercano un po’ di rissa e mettono in tavola Imperial.



L’astuzia di Mina Vagante:
Inizia come primo giocatore, organizzando subito l’asta in modo da avere l’Investor di mano e senza prendere nessuna maggioranza finanziaria si aggiudica il segnalino di Svizzero.
Il suo capitale in contanti è notevole e grazie all’invetor e ai milioni per esser svizzero, arriva subito a piazzare le sue grinfie su le Nazioni più promettenti che gli altri giocatori avevano portato avanti.
Francia, Inghilterra, Germania e Russia passerano da mano in mano nel caos più totale dove armate entreranno e usciranno da Nazioni prima nemiche poi amiche, ma tra tutti i giocatori sarà Mina Vagante a trovar più giovamento da questa confusione bellica.
Alla fine della partita si aggiudica la Stravittoria aggiudicandosi alle sue finanze la Nazione vincente la Russia.
Vittoria con 143 punti se non erro.

Il silenzio di Tony The Wall:
Parte come secondo giocatore e pensa subito a farsi un asse interessante Italia. Francia e un poco di Inghilterra.
Il Pensiero principale è conquista e tassazione, ma il desiderio viene subito rovinato dai suoi compagni.
Cavallo pazzo entrerà subito in Italia bloccando la produzione con le armate Austriache e Mina vagante gli soffierà la Francia poco prima della tassazione.
Rimarrà bloccato con la sua piccola Italia per diversi turni, investendo in importazioni di carri armati e movimenti difensivi.
Solo verso la fine grazie anche  all’aiuto Tedesco (Mina Vagante) riuscirà a liberarsi degli Austriaci, portandola a un faticoso x1 nell'avanzamento del punteggio finanziario.
Riuscirà comunque a spaventare Cavallo Pazzo soffiandogli l’amata Russia, portandola a un passo dalla vittoria,  ma come sempre lo zampino di Mina Vagante rovina tutto portando a se il Comando.
ultimo posto con 114 punti

Il Morso di Cavallo Pazzo:
Inizia come terzo giocatore con l’obbiettivo principale di menar le Balle del prossimo.
Con l’Austria ferma l’Italia e questo è il suo unico scopo, pochi investimenti e ancor meno Tassazioni mandando in Tilt Tony the Wall.
Con Germania e Inghilterra cerca di confondere un po’ le pianificazioni avversarie.
Si tiene la russia ben cara e cerca con fabbriche e tassazioni di portarla in buona posizione, peccato che gli verrà poi soffiata di mano nel momento più propizio.
Secondo posto ben meritato con 118 punti.

Briscola e tressette a finire.


Tony the Wall

domenica 16 novembre 2014

Quando le immagini a volte valgono più di 1000 parole

Via dai, rigiochiamo ad Axis & Allies ... ma questa volta si finisce

"Ho i tedeschi ??? Alla GRANDISSIMA !!!"

"Noooooo ... come sono con Cavallo Pazzo... "

"Stai sereno !!!" ... "NOOOOOOOOOOO"

Le cose partono male

Proseguono peggio ...

Ed in Asia ??? Sembra meglio ...

... ma a ben vedere ...
.... ed anche questa volta non si è finita !!! La prossima volta, a  costo di fare l'alba, si finisce !!!

Il Marchese

sabato 15 novembre 2014

Borgogna cultista

In una ventosa notte autunnale con il tepore della cucina economica ed il fuoco scoppiettante come sottofondo ecco che "defustellare" assume un sapore tutto particolare. 
un tete à tete con Cecagna all'insegna di un bel "tedescone": Castles of Burgundy del Sig. Feld.

Veniamo subito al dunque: ogni giocatore ha una plancia personale che rappresenta il proprio feudo. Verrà posto al centro della plancia un castellozzo circondato da spazi esagonali divisi per colore e numerati da 1 a 6.
Lo scopo del gioco è fare punti vittoria e, per farli ovviamente, occorre riempire via via gli spazi esagonali attorno al proprio castello allargando la propria tenuta con pascoli, castelli, miniere, strutture cittadine e navi. Ogni tessera ha un "potere" particolare oppure regala punti vittoria una volta piazzata nel feudo.
Il motore del gioco sono 2 dadi da 6. Infatti nel tabellone centrale vengono disposte casualmente le tessere esagonali descritte sopra anch'esse disposte in 6 spazi numerati da 1 a 6.
Il gioco si divide in 5 fasi distinte da 5 round ciascuna, alla fine di ogni fase vengono ridistribuite le tessere negli spazi numerati del tabellone centrale.
Il primo giocatore ( per mantenersi primo occorre piazzare sulla plancia personale le navi) ha ovviamente la prima scelta e piazza i due dadi negli spazi del tabellone centrale contraddistinti dai numeri usciti, accaparrandosi così una delle tessere presenti (2 tessere per spazio in due giocatori 4 tessere per spazio in 4 giocatori).
Per poter inserire la tessera nel proprio feudo, ampliando così la proprietà, occorre un tiro di dado corrispondente al numero presente sulla propria plancia. Ogni plancia ha 3 spazi "deposito" dove le tessere possono essere stoccate in attesa del loro piazzamento.
Meritano una menzione due tiles (oh yeah!) interessanti: le tessere lavoratore che permettono di diminuire o aumentare di una unità il tiro del dado (figata!) ; l'argento che permette di comprare le tessere poste al centro del tabellone nel caso in cui l'avversario avesse avuto la meglio col tiro del dado.
Non sto a menzionare: la vendita delle merci che regalano punti vittoria;  ciascun "potere" delle singole strutture cittadine; le tessere conoscenza che permettono "combo" per avere ulteriori pv.

Insomma, quello che doveva essere un timido approccio propedeutico è diventato presto gioco! Infatti i numerosi simboli presenti sul tabellone centrale all'inizio scoraggiano ma il gioco è, tra i "tedesconi", sicuramente uno dei più semplici e direi adatto a tutti, anche ai neofiti del gdt.
Cecagna non si è fatto scoraggiare dal regolamento (rigorosamente in inglese) e fiducioso è andato avanti nella lettura. Confesso che abbiamo giocato solo 3 fasi su 5 perchè le mogli, appena rientrate da un improbabile corso di cucina vegetariana, (Cecagna..vabè...) data l'ora hanno, come orde barbariche impetuose, fermato l'espansione dei nostri regni. Ma tutto ciò alla fine non ci ha impedito di apprezzare questo gioco. Bello. 
Che altro dire: l'interazione l'ho trovata "bassa" forse con un po' più di esperienza possiamo renderci più "maliziosi" e attenti ai regni attigui, ma non più di tanto credo.
Anche l'ambientazione non è sentita durante il gioco. Non ho mai avuto l'impressione di trovarmi in Francia...poteva essere benissimo il castello di Camelot o quello dei playmobil e non avrei notato la differenza. Cmq poca cosa. Il gioco è bello, tattico e ci prendi veramente gusto ad aumentare i possedimenti. Almeno in due ottima la durata! 
Cecagna vuoi aggiungere qualcosa? Pronto? Pronto?? pronto.......ma chi....?!

Berna (Il cultista senza nome)

domenica 9 novembre 2014

Quando il cultismo diventa dipendenza

Per la terza domenica consecutiva alcuni cultisti si sono ritrovati ed hanno giocato ad A&A 1942... oramai Tony, il Marchese, Mina Vagante ed il Judge sono in evidente addiction ... un poco come quando uno va in birreria ed inizia a mangiare le noccioline .... è la FINE !!!!

Le noccioline cultiste
Ebbene i nostri cultisti si sono ritrovati nella baita del Mason. Ora un piccolo inciso sulla baita dell'ottimo ospite Mina Vagante. Costui possiede e vive in all'interno di un parco ENORME, con vista su Firenze letteralmente mozzafiato, circondato da ulivi, vigneti, alberi secolari e addirittura un CAMPO DA TENNIS .... MA .... la magione di Mina Vagante consiste in una vera e propria baita della tipologia HEIDI. Un unicum incredibile!!!! Una vera Mina Vagante.

La baita di Mina...
Il riassunto della partita è semplice. Il Judge ed il Marchese, rispettivamente Giapponese e Tedesco, hanno fatto la partita perfettaTony) - US/CCCP (Mina) grazie fondamentalmente a due battaglie.

, sia nelle strategie, sia nel CULO, ed hanno piallato i poveri Anglo (

La prima è stata El Alamain, dove il Tedesco è riuscito a conquistare l'Egitto e poi la caduta di Stalingrado che ha permesso alla svastica di allargarsi a macchia d'olio sia sulla Russia che verso l'India. Il Giappone ha più che altro contenuto lo sforzo USA che anche se impressionante è molto lento a concretizzarsi.

Ad ogni modo A&A è veramente come le noccioline ... finita una partita ne viene voglia di un'altra subito dopo !!!!!

Il Marchese

domenica 2 novembre 2014

Il cinegiornale del JUDGE

Con la stentorea certezza della verità proveniente dai nostri cinegiornali, ecco a Voi .....


Siamo alle Cascine del Riccio, presenti Marchese (Inglese), Tony (Americano), i due Andy Lombard (Russo) e Masons (Giapponese), Judge (Tedesco).

Va in scena il trionfo delle forze dell'Asse. Ufficiali delle SS abbeverano i loro cavalli nella prospettiva Nevsky di Leningrado; bombardieri americani vengono distrutti ancora prima di decollare da Gibilterra; l'effimero tentativo di conquista del Marocco si risolve in un vero e proprio bagno nelle acque dell'Atlantico centrale, trasporti compresi; nel frattempo il solo inglese resiste e, al prezzo della perdita dell'intera flotta, si rinforza in Asia e ferma l'effimero tentativo di conquista iraniano delle Panzerdivisionen di stanza in Giordania.

L'inglese vince anche ad El Alamein, costringendo il tedesco a rifugiarsi in Algeria. In India le truppe di sua maestà respingono il generosità attacco Nippo. 
Cinesi caparbi, ma inevitabilmente sconfitti; siberiani velleitari; Manciuriani sufficientemente saldi. Caccia e bombardieri giapponesi sono la chiave di volta per il dominio dell'est asiatico.

In una Guadalcanal anticipata, tutta all'insegna della Union Jack, gli isolani di oltremanica riconquistano la nuova Guinea, perdendo, però, tutta la flotta del Pacifico.

Ma il colpo decisivo per l'Asse è quello assestato dalla marina imperiale alla flotta statunitense, dopo un'improbabile, effimera, riconquista delle Filippine da parte dei marines a stelle e strisce. Le carcasse delle navi dello Zio Sam giacciono sul fondale della fossa delle Marianne, insieme ai corpi dei marinai irresponsabilmente mandati al massacro dallo Stato maggiore.

Più aperta, almeno inizialmente, è la situazione sul fronte russo, che vede l'armata della terza internazionale cadere nella trappola, abilmente lanciata dalle Panzerdivisionen teutoniche, della guerra di stagnazione caucasica. A forza di conquistare e riconquistare le alture care a Noè, l'Armata Rossa si indebolisce irreparabilmente. I coraggiosi finlandesi, mossi da un'inestinguibile sete di rivincita, approfittando della situazione, dilagano nella Carelia meridionale e, con l'appoggio aereo e logistico del Terzo Reich, portano la loro bandiera a sventolare insieme alla svastica sul tetto dell'Ermitage. Leningrado cade silenziosamente, mentre l'inverno baltico, inesorabile, avanza… L'inverno del malcontento degli alleati sarà destinato a non trasformarsi mai in una gloriosa estate; i vessilli con la croce uncinata oscureranno definitivamente il pallido sole di York.

Segue report fotografico

Von Rundstedt e Yamamoto

Pace e felicità !!!

Uno Zukov perplesso

Ammiraglio ... ci hanno affondato la flotta

Due feeling sull'andamento della partita differenti

Allora li potremmo sfondare ...

... ma alla fine la situazione è molto più fluida di quanto sostenga il cinegiornale

Europa

Asia
 Il Judge