I giochi proposti |
Antike e Bang, ovvero “ Due filosofie a confronto”.
Presenti Pietro Rampini, Andy Lombard, Master, Marchese, Tony e l'ospite The Judge, si è svolta in quel di Strada in Chianti un’interessante serata cultista dal taglio decisamente eclettico. I giocatori si sono prima confrontati con Antike, grandissimo titolo di rigorosa impostazione germanica. Ha avuto la meglio, alla fine e di strettissima misura, il Marchese, che ha saputo gestire al meglio il suo Fenicio. Tutte le nazioni hanno seguito una strategia conservativa e poco aggressiva, senza che nessuno riuscisse realmente prevalere sugli altri fino agli ultimissimi turni. Tisane e birre di abbazia, insieme con dolcetti siculi arancia-cioccolato hanno allietato la serata.
Finita la partita ad Antike, i partecipanti si sono cimentati in due match di Bang, dei quali il primo ha visto prevalere i fuorilegge (Judge, Master, Andy) e il secondo ha dato la vittoria al Rinnegato (Andy) in un duello finale al cardiopalma con lo Sceriffo (Pietro). Il gioco si è confermato tanto allegro e divertente quanto assolutamente governato dalla dea bendata (Pietro nella prima partita e The Judge nella seconda sono deceduti senza giocare neanche un turno).
I giocatori.
Marchese: è il grande protagonista della serata. Consegue una vittoria magistrale, dopo essere partito in posizione decisamente svantaggiosa, avendo il coraggio di dismettere tutti territori meno i 3 più importanti e di dare la zampata finale conquistando 2 templi al greco Judge e al babilonese Tony all'ultimo tuffo. Impressionante. Pago del risultato, gioca un Bang larvale (anche a causa della bruttezza delle carte che ha in mano).
Tony: ha in mano la partita almeno fino all'ultimo terzo, ma non riesce a concretizzare. Le sue mire espansionistiche verso est sono bloccate da un egiziano (Pietro) e da un arabo (Master) decisi a resistere. A ovest è intimorito dal greco, sul mare è sostanzialmente inesistente. Non capitalizza il vantaggio iniziale e, alla fine, lascia al Marchese la possibilità di conquistare un tempio per lui decisivo. Fa del suo meglio a Bang, ma soccombe sotto i colpi degli avversari.
The Judge: è inizialmente ancora più forte di Tony. Inspiegabilmente si impelaga in un'inutile conquista del Mar Nero meridionale, lasciando all'egiziano e al fenicio libertà di movimento sul Mediterraneo. È, per tutta la partita, il giocatore con più territori e con la migliore posizione: vantaggi che non sfrutta. Non attacca il Marchese al momento giusto, né riesce a difendersi adeguatamente dal suo assalto finale. Negativo il suo bilancio. A Bang guida i fuorilegge alla vittoria nella prima partita; muore prematuramente (e ingiustamente) nella seconda.
Pietro: il suo egiziano se la cava bene soprattutto a est. All'espansione territoriale non segue, però, l'acquisizione di una potenza militare che possa realmente impensierire gli avversari. Nel Mediterraneo meridionale è l’ago della bilancia fra Marchese e Judge e costringe quest'ultimo ad uno stallo che sarà per lui esiziale. Prematuro il suo decesso nella prima partita di Bang; vende carissima la pelle nella seconda partita, nella quale, come sceriffo (dopo avere contribuito in modo decisivo all’accoppamento del suo stesso vice), è battuto dal Rinnegato Andy nel duello finale solo per l’enorme “fortuna” di quest'ultimo.
Master: ad Antike parte in ottima posizione (è l'arabo ed è praticamente solo con se stesso), ma è poco incisivo nella prima parte del gioco (ha un esercito quasi inesistente); si riscatta nella seconda parte, quando, forte della sua grandissima produzione di oro, riesce a fare un doppio balzo tecnologico. Ripiomba nell'oblio sul finale di partita. Soffre a sud-est la guerriglia dell'egiziano. Vince la prima partita di Bang come fuorilegge.
Andy Lombard: homo faber fortunae suae è il suo motto (per Antike). I suoi Persiani, in vistosa ristrettezza territoriale, dominano nella produzione dell'oro e, dunque, nella tecnologia. Con la distruzione di un tempio, dà una zampata che sembrerebbe essere decisiva, ma gli avversari si coalizzano contro di lui e acquistano tutta la tecnologia disponibile, impedendogli di guadagnare la carta-personaggio che sarebbe per lui decisiva. Combatte fino alla fine ed è battuto dal Marchese per un soffio. A Bang la vittoria gli arride sia come fuorilegge, sia, soprattutto, come rinnegato, molto assistito dalla dea bendata (arriva più volte a pescare diligenze multiple: ovvero 5-6 carte per turno). Memorabile il suo duello all’ultimo sangue con lo Sceriffo Pietro. Fortuna faber hominis sui è il suo motto per Bang.
- The Judge