martedì 11 dicembre 2012

Un sogno chiamato... Libertalia!

Una seratona di spessore inaugura magnificamente la nuova stagione 2012/2013 made in scannatoio. Partecipanti i soliti noti: un Marchese spumeggiante e perplesso quanto basta alla prima lettura delle regole, un fremente Judge in evidente e prolungata astinenza da GdT, un Master insospettabilmente libero la domenica, il sottoscritto GV e ovviamente l'impeccabile householder tea-provider Gaidus Materi.





Il Gioco: Libertalia


Poche storie, l'atmosfera piratesca trabocca da ogni dove: già solo aprendo la confezione e defustellando le parti di bottino si odono distintamente le urla dei bucanieri e anche un certo odore di grog misto a ascella sudata e guano di gabbiani. Siamo carichi, che dico, siamo carichissimi.



Il gioco come si direbbe in gergo tecnico è "very straightforward": devi fà sordi, chi fà più sordi vince. Con un mazzo bilanciato di bucanieri, i giocatori possono impostare la loro strategia in base alle imprese da tentare di giorno e ai turni per spartirsi il bottino alla sera. Alcuni approfitteranno della notte per i loro sotterfugi, altri aspetteranno di essere all'ancora per perfezionare le proprie strategie. Non mi dilungo ora nel dettaglio del come si svolgono i turni e delle regole una per una, vi basti sapere che è un gioco di piazzamento a carte, in cui il fattore fortuna conta abbastanza ma che può essere gestito almeno sotto alcuni aspetti con un pochino di esperienza e, perché no, di piratesca spregiudicatezza.




Il punteggio viene aggiornato alla fine di ogni round, questa a mio avviso è una scelta fortunta perché permette di aggiustare il tiro della propria strategia per colpire un giocatore piuttosto che l'altro; ebbene sì, in questo gioco ragazzi ce le si danno.... DI SANTA RAGIONE! Lo scozzo non manca, i pirati sono brutti e puzzolenti, c'è stata qualche lamentela per l'assenza di potta a pagamento ma tutto sommato non manca molto... c'è anche la servetta lussuriosa amante del bondage, che vuoi di più dalla vita?

Punteggio


La partita finisce con un punteggio che il buon Gaidus mi deve aiutare a ricordare mediante prova fotografica: so di aver vinto, ricordo che il Judge piangeva, ma il resto è piuttosto nebuloso, chiedo venia.
  1. Il Giovin Virgulto
  2. Il Master
  3. Il Marchese
  4. Fanatico
  5. The Judge


Voti e commenti

componentistica: 6
immersione e ambientazione: 10
rapidità di apprendimento: 5
interazione tra giocatori: 8
bilanciamento: 7
fattore fortuna: mediamente influente

Voto globale: 8



L'immersione e l'interazione tra i giocatori sono senza dubbio il punto di forza del gioco; d'altro canto la necessità di comprenderne a pieno le meccaniche per sfruttare completamente il potenziale di ogni carta ciurma, mina rapidità di apprendimento e "costringe" -si fa per dire- a concedere al gioco ben più di una sola serata ludica.




~ GV

3 commenti:

  1. Ebbene si, grande gioco!
    Aggiungo alle osservazioni del Virgulto che il gioco è diviso in tre campagne di sei turni ciascuna. Il punteggio si aggiorna alla fine di ogni campagna.
    Un aspetto importante è che in ogni campagna i giocatori hanno a disposizione lo stesso mazzo (oltre a carte rimaste dalle campagne precedenti). Questo rende il gioco molto tattico. Si tratta di giocare le carte che si hanno con una tempistica migliore degli avversari.
    Può ricordare Citadel per alcuni aspetti, ma l'opzione di poter uccidere la ciurma degli altri giocatori lo rende forse più interattivo e più "cattivo".
    Rispetto ai voti di GV personalmente darei un punto in più alla componentistica. E' vero che non ci sono miniature o pezzi pregiati, ma si tratta alla fine di un gioco di carte, e le illustrazioni sono belle e suggestive. E forse alzerei un pò tutti i punteggi di uno.....comunque de gustibus

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  2. Dopo un primo momento, tipico del Marchese, di assoluta incomprensione delle regole, seguita da una imbarazzante perplessità relativamente alle caratteristiche generali del gioco stesso (la famosa faccia a punto interrogativo del Marchese), devo dire che si, Libertalia mi è piaciuto e concordo completamente con l'ottimo riassunto fatto dal Giovin Virgulto.

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  3. Ho aggiunto le foto (finalmente!) eh eh.

    Gran bel gioco. Ottimo il commento del GV. Pur avendo fatto solo un match, anche io come il Master mi sentirei di alzare un po' tutti i voti...magari calando di uno giusto l'ambientazione (la perfezione è prerogativa divina ;-).
    Il gioco è piuttosto immediato. Le regole alla fine sono semplici. Ci vuole un po' di tempo per studiare i vari poteri dei personaggi...ma secondo me, dopo un match, più o meno un'idea generale uno riesce ad averla. Quel tanto che basta per godersi il gioco. Poi c'è l'alea...per carità....quella secondo me in un gioco di pirati non deve mancare...anzi...è una prerogativa. La vita del pirata è spesso dettata dalla fortuna. Il gioco è bilanciato. Per i puristi della statistica, sono state messo online delle FAQ con tutti i valori delle carte...anche se secondo me, basta darci uno sguardo e poi affidarsi al proprio istinto piratesco per la giocata. Ricorda un po' Citadels, per via dei ruoli, ma in Libertalia ce ne sono tanti di più (30) che assumono un valore diverso a seconda delle combo fra di loro. Il kingsmaking è indubbiamente inferiore rispetto a Citadels. Era un primo match ed è durato un po' più del necessario. Una volta ingranate le meccaniche, tutto scorre piuttosto veloce (chi soffre di AP, alla fine viene trascinato dall'atmosfera piratesca e, nel dubbio, sceglie d'istinto).

    Bello bello. Un gioco da rigiocare spesso...anche perchè veloce appunto. Si associa bene ad un filler.

    Divertente.

    Un ricordo: presi dal fervore suscitato dal gioco, inconsapevolmente ci siamo ritrovati tutti a cantare l'aria del Don Giovanni di Mozart "Voi che sapete..." ... memorabile!

    http://youtu.be/mDeFdGzthV0

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