Grande evento ludico a casa di David, in scena con "l'Unico Anello": protagonisti Avagisa, Heriwulf, Saradoc e Vidar Battipietra.
Riassunto:
La missione della quale siamo stati incaricati dallo stregone ci ha portato fra le montagne nebbiose, in una stretta valle con cunicoli dai quali sono repentinamente emersi ragni giganti in numero iniziale di otto, per un primo assaggio, e poi in numero di quattro, rinnovabili, a testa, con l'esclusione dell'ottimo Heriwulf, riuscito nel frattempo a darsela a gambe. Nell'affrontare con avverse fortune i numerosi avversati, i malcapitati Avagisa, Saradoc e Vidar sono stati lì lì per lasciarci la pellaccia e si sono trovati avviluppati, prima parzialmente, poi definitivamente, in bozzoli confezionati e pronti per il consumo. Mentre i bozzoli venivano trasportati verso la tana, Heriwulf accumulando punti su punti e inanellando un successo dietro l'altro ai dadi, riusciva a dare fuoco alla tana stessa, a far evacuare i ragni, a individuare la loro nuova collocazione, ad entrare coraggiosamente dalla porta posteriore dopo aver dato fuoco anche alla nuova tana, a distogliere l'attenzione dei guardiani, a buttare se stesso, il proprio cane e i bozzoli contenenti i suoi simpatici amici in un fiume sotterraneo, per poi allontanarsi inseguito dai tenaci ragni. Vero e proprio deus ex machina, è apparsa un'aquila gigante, richiamata da un fischietto elfico trovato dallo stesso Heriwulf vicino alla tana dei ragni, che, grata per il lavoro da noi effettuato a favore del suo re in una precedente avventura, ha portato in salvo tutti i nostri amici e due elfi in bozzolo in un'alta valle solitaria, dove hanno passato due buone settimane di convalescenza. Punti ombra, come se fosse il giorno del castigo; punti esperienza veri per il solo Heriwulf: briciole per gli altri. D'obbligo una riflessione antropologico-biografica: non ero mai andato così vicino alla dipartita del mio personaggio; eppure ero pervaso da una rassegnata serenità (quindici anni fa non ci avrei dormito per le due notti successive). Che sia il frutto del disincanto della mezza età?
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