domenica 22 aprile 2012

Evo + 7wonders


Bellissima serata presso il Fanatico, presenti, oltre a lui, il Marchese, Andy Lombard, The Judge.

Evo - edizione 2011
Si comincia con la prova di un nuovo gioco: Evo, di ambientazione fantadinosauriana. Ed è proprio l’ambientazione che lascia un po' a desiderare. Si tratta di far sviluppare i propri dinosauri attraverso l'acquisizione di mutazioni genetiche e di farli espandere su un territorio relativamente piccolo, in cui lo scozzo fra i diversi clan arriva prestissimo. La principale difficoltà è quella di adeguare i propri animali alle frequentissime mutazioni del clima, che portano alla morte istantanea tutti i non adattati all'ambiente. Il sistema di gioco è un misto fra Cyclades e Small World ed è molto ben bilanciato, perché punisce coloro che scelgono di potenziare eccessivamente i loro dinosauri. 

la tabella aste per l'accaparramento dei nuovi geni - una delle fasi chiave del gioco

I potenziamenti si pagano, infatti, direttamente in punti-vittoria, nel corso di un'asta che segue il sistema di Cyclades. Si possono acquistare cose come: una pelliccia, un paio di zampe in aggiunta, la possibilità di riprodursi più rapidamente, o mutazioni genetiche speciali come il "cucciolo assassino", che consente di far nascere i propri dinosauri direttamente nelle tane degli antagonisti. Ciò che lascia un po' perplessi è, proprio, lo spazio dato ad un ipotetico intervento fantascientifico umano in un periodo preistorico in cui l'uomo, evidentemente, non esisteva. 
È un po' come rivedere quelle puntate di Ryu, il Ragazzo delle caverne in cui apparivano dinosauri già estinti insieme con avvenieristici mostri-robot (ricordo con disgusto un simil mostro di Lochness meccanico guidato dal malvagio Taka e dai suoi sgherri).

I giocatori

Perplessità dilagante fra i giocatori.
Fa eccezione il Fanatico che appare invece esaltato dal contesto "fantadinosauristico"

Il Marchese: si presenta nella versione “ non ho capito le regole per cui mugugno e, comunque, il gioco mi sembra una cagata”. Piange e fotte, dunque. Adotta una tattica attendista, cessando ogni sviluppo del bestione in suo possesso, che rimane al livello di una lucertola da giardino. Nondimeno, risparmia enormemente negli acquisti all'asta e capitalizza, così, un numero di punti vittoria sufficiente a superare, di strettissima misura, Andy, The Judge e il Fanatico. Piega quest'ultimo, con l'uso di una carta-clima che fa una vera propria strage nelle sue fila. Vince, ma questo non muta il suo giudizio negativo sul gioco. Dimostra, in ciò, una maturità postcultista, di seconda generazione.

"aggressivismo" ai massimi livelli da parte di Andy Lombard, coi suoi cuccioli assassini


Andy: aggressivissimo, come sempre. Dota i suoi dinosauri di mutazioni genetiche al limite del gadget, roba del tipo “se scureggio, scureggio al profumo di violetta” . È, fin dall'inizio, l'indiscusso dominatore del territorio; dominio che, però, paga pesantemente in termini di punti vittoria. La sua arma segreta è il "cucciolo assassino" con cui decima le nidiate degli avversari. È lui che fa piangere più spesso miseria al suo vicino di casa Marchese. Fragole e champagne non sono però sufficienti a fargli raggiungere la vittoria.

il tabellone di gioco

Il Fanatico: anch'egli superato di misura dal più avveduto Marchese, basa la sua strategia sull'adattamento climatico. Questo gli consente di perdere pochi dinosauri per turno. Forte combattente, deve piegarsi alla vittoriosa inerzia del Marchese, che subisce, lamentandosi i suoi frequenti attacchi.

The Judge: piange e fotte nella sua versione consueta (“acc! La sfortuna si è abbattuta su di me”). Inizialmente partito molto forte, soffre la devastazione climatica causata dal Marchese, ma riesce a riprendersi, complici la buona capacità riproduttiva e la potenza aggressiva dei suoi bestioni. Decisiva è per lui la mutazione genetica che gi consente di non morire all’esito di un combattimento perso. Andy Lombard, la sua bestia nera.

Il Marchese vince con una strategia volta al risparmio


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Poi, grande prosieguo con Seven Wonders, che si conferma il filler per eccellenza.


7wonders - un filler di lusso

La partita di ieri rappresenta, del resto, una squisita estrinsecazione di maturità cultista. I 4 giungono a conclusione in brevissimo tempo, collocandosi in una manciata di punti. Vince, di strettissima misura, The Judge, che adotta la singolare strategia di trascurare la costruzione della Meraviglia per dedicarsi al militarismo e alle Gilde. Il Fanatico punta sulla tecnologia, il Marchese sulle costruzioni, Andy sul resto.

il punteggio finale: G = Fanatico; A = Andy; M = Marchese: J = Judge


Grande prestazione da parte di tutti, esiti incerti fino al conteggio finale. Maturità, adultismo, e ancora maturità, insomma.

- The Judge

Nota aggiuntiva by Fanatico

La versione di Evo a cui abbiamo giocato è la riedizione del 2011. Evo è un gioco del 2001 ed è un po' il papà di Small World (stesso autore)...e forse anche di Cyclades, in quanto ai meccanismi di gioco, come ha accennato The Judge. Tuttavia Evo ha secondo me una durata inferiore ad entrambi.

La versione originale del 2001 era molto più ironica, vagamente fumettistica: la grafica era infatti realizzata a mo' di caricatura e questo giustificava maggiormente alcune surreali meccaniche di gioco (tipo ad esempio il fatto che attraverso lo sviluppo dei geni alcuni dinosauri potevano avere 6 gambe o più e via dicendo).

Evo 2001


Nell'edizione del 2011 la grafica è stata resa più "reale" (le immagini rappresentano dinosauri veri: T-rex; stegosauro; pterodattilo, ecc.). Ogni giocatore figura essere il capo di una tribù fanta-presitorica in simbiosi con una specie particolare di dinosauro...siamo una sorta di druidi/sciamani; lo sviluppo genetico è giustificato da degli esperimenti di laboratorio...

Si tratta di fantascienza. Nè più nè meno. I giocatori devono quindi decontestualizzare le meccaniche di gioco da riferimenti con la realtà per poter godere appieno l'ambientazione fantastica.

A me il gioco è piaciuto. Alla fine il Marchese, pur lamentandosi di non aver capito una mazza per tutta la partita (ho il sospetto che sia stata un'astuta strategia), è stato l'unico invece ad aver capito tutto fin dalle prime battute...cioè a tenere ben conto del valore di ogni singolo punto vittoria. 
Ancora una volta, come in tanti altri GDT, si tratta di applicare la matematica...la funzione è semplice, ma non banale:
"Se spendo X punti vittoria in fase asta per l'acquisto di un gene particolare, tale gene sarà in grado di farmi guadagnare prima della fine del gioco più punti vittoria di quelli che ho speso?".
Il gioco è comunque ben equilibrato (fanno eccezione qualche super-carta e qualche super-gene), soprattutto se tutti i giocatori tengono bene a mente la funzione di cui sopra; nella partita di ieri l'unico che ci ha ragionato su più di tutti è stato il Marchese. Una eventuale lamentela puo' essere il fatto che in funzione della vittoria talvolta potrebbe capitare di rinunciare ad un esaltante sviluppo della propria specie...ma io ritengo che sia un elemento secondario. Il gioco è breve (dura un'oretta più o meno) e va preso per quello che è: un bel filler.

- Il Fanatico


1 commento:

  1. Bellissimo riassunot, serata come al solito divertentissima, ma Evo ... MI FA CAGARE ... Cyclades è similare ma ha la forza dell'ambientazione.

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