Brevi note sul rapporto figlio-genitore nelle società cultiste avanzate
Carcassonne |
Si festeggia il 25 aprile presso la magione Imprunetana del cultista in erba GG (giovane Gambassi), presente fin dall'inizio della serata e determinante per il conseguimento del secondo posto a Carcassonne da parte della sua squadra, capitanata dall’ottimo Cecagna.
Altro protagonista della serata è indiscutibilmente Andy Lombard, ormai talmente fanatico da arrivare e, pur di giocare da subito, inserirsi in una partita di Carcassonne già cominciata. Ci sono poi David, The Judge, Berna, Tony the Wall.
Carcassonne si conferma per quello che è: un grandissimo gioco di strategia e piazzamento, buono per tutte le età, per tutti i contesti, per tutte le compagnie; da rifare all'infinito. Si gioca con l'espansione “Locande e Cattedrali”, che dà il brivido del rischio da mancata chiusura di città o di strada (le città che hanno cattedrali e le strade che hanno locande danno zero punti a chi li occupa qualora non vengano completate).
Vince The Judge, per avere creduto più degli altri nel lavoro dei campi, dal quale solo può legittimamente venire la ricchezza materiale dell'uomo, e nella fatica spirituale, dalla quale raccoglie, attraverso i suoi monasteri, ben 25 punti. Decisiva è la tattica utilizzata da Tony e Judge per ostacolare la chiusura della città con cattedrale di Andy e co. Va altresì rilevato che alcuni cultisti, che qui resteranno anonimi per carità di patria, sono a un certo punto costretti a confessare di non avere mai giocato al gioco con le regole giuste (c’è chi crede che alla fine non si contino i punti per le opere incomplete e chi crede che la città piccola chiusa dia due punti anziché quattro).
Richiamati all'ordine il Master (da impegni familiari) il GG (da una telefonata di mamma Elena dal piano di sopra, che lo reclama sotto le coperte: e da qui il titolo scelto per questo breve intervento), la serata prosegue con i fumogeni di Andy.
Art. 27 |
Per chi non lo conoscesse già, va in scena Art. 27 (della carta delle Nazioni Unite), un interessante diplomatico, interpretato da nostri eroi non proprio al meglio. Dopo la spiegazione delle regole (circa un 70%, contro il 40-50% solito) Tony arriva quasi al suicidio pur di esercitare un duplice diritto di veto al grido di “muoia Sansone con tutti i Filistei”. Alla fine prevale The Judge (silenzioso diplomatico cinese), seguito da Luca.
Si tratta, in sostanza, di deliberare, nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, una serie di mozioni relative a guerra, aiuti umanitari, giustizia internazionale, ripartizione di fondi. È possibile corrompere gli avversari per indurli a votare a favore di una certa mozione, così come è possibile esercitare il diritto di veto (pagando però 5 punti influenza) allo scopo di far fallire ogni deliberazione. L'aspetto cooperativo, che è il nucleo centrale del gioco, è forse ciò che è mancato di più nella serata, mentre il profilo più strettamente corruttivo è stato interpretato abbastanza bene, soprattutto da Andy e dal Judge. Il gioco scorre bene, è rapido e ha una meccanica molto lineare, anche se mostra, forse, qualche piccola pecca nell'ambientazione. Un ottimo filler: da rifare.
Il Judge si allontana, poi, nella notte lasciando i presenti alle prese con un nuovo giro di Art. 27, sul cui esito sono gradite integrazioni.
- The Judge
Grande riassunto ... mi piace la sottile ironia del nostro Judge.
RispondiEliminaArt. 27 sembra prorpio da provare
Dici bene Marchese!
RispondiEliminaComplimenti al Judge per il riassunto e per la vittoria.
Come dice Andy è un gioco che perde o acquisisce spessore a seconda dei giocatori.
Gioco carino, personalmente non lo comprei, non amando l'ambientazione.
RispondiEliminaLa serata continua con un altro giro ad art. 27, sicuramente migliore e più partecipato del primo, dove totalizzano 45 punti il sottoscritto e Tony(ma allo spareggio, secondo regole,si aggiudica la vittoria Tony!).
Nulla da dire di quanto già detto su Carcassonne...
un distinto saluto cultista!