martedì 14 febbraio 2012

Dominion

Mai sprecare l'occasione per spolverare il fillerone.

Serata tranquilla a casa del buon David per il tradizionale ritrovo del martedì. La serata era partita per una sessione "fellowship fase" a The One Ring, ma le tante assenze dovute con tutta probabilità a abbondanti strizzate di coioni da parte delle rispettive compagne in occasione del S.Valentaino, ci hanno costretti a ripiegare su qualcosa di meno impegnativo: un filler d'annata tutto da gustare.

Il gioco:

Per consolare il master, un po' depresso per la sessione GdR saltata e per le poche ore di sonno accumulate nei giorni precedenti, ci siamo dovuti inventare un po' di ambientazione anche per un filler duro e puro come questo... immaginate dunque che ogni giocatore reciti un po' la parte di un re, che domina sui su feudi, contee e provincie. Come ogni re che si rispetti, ogni sovrano odia a morte e maledice tutti i regnanti suoi vicini, alla costante ricerca di tattiche e inganni per dominare un regno più figo e più cazzuto dei suoi rivali.

~ il gioco ~

Nella pratica tutto si riduce a un gioco di carte con anche una buona dose di fortuna, ogni giocatore cerca di comprare più terreni (carte terreno) e penalizzare i suoi avversari, sottraendo fondi e aggiungendo carte maledizione ai loro mazzi per cercare di incartarli.

I giocatori:

Tony The Wall, parte da giocatore esperto, ha già una buona padronanza delle regole e delle meccaniche ma tende a intortarsi in progressioni di carte di una lunghezza INENARRABILE, allo scopo evidente di battere i suoi avversari per sfinimento e sonno (complice la classica tisana-fumogeno delle 21:30). Le carte sembrano non avere segreti per lui e i sotterranei del suo castello sono più affollati di una stazione della metro all'ora di punta. Forse per la confusione iniziale, forse per non aver saputo tenere le redini del suo stesso mazzo, finisce ahimè la prima partita in quarta e ultima posizione, rischiando di sfondare addirittura in un punteggio negativo (complici le maledizioni propinate da cecagna in tutta la partita).
Si rifà nella seconda mano, vincitore con un po' di margine sul Virgulto e poi su tutti gli altri, finisce possedendo quasi la metà delle carte del gioco all'ultima mano. Tanta quantità e tanta sostanza.

Cecagna, è il proprietario del gioco e si vede: è perfettamente a suo agio e lo fa pesare psicologicamente sugli avversari, che lo temono da subito. Spiega con disinvoltura tutte le regole in 3 minuti netti e poi si fionda ad accaparrarsi metà delle carte strega maledicendo a destra e a manca e sparigliando le carte degli avversari. La confusione iniziale è sua alleata e chiude la prima partita in clamoroso vantaggio su tutti, non c'è storia.
Alla seconda mano, complice la suddetta tisana-fumogeno di casa David, si perde e si distrae: le carte non tornano e i soldi non bastano. ODDIO! MI HANNO RUBATO TUTTO!!! ALLARMI!!! BANCAROTTA!!! chiuso da subito in una partita iniziata male, perde tutti i suoi mezzi e saltano le strategie: al castello le malelingue giurano di averlo visto travestirsi da straccione e andare a mendicare una moneta di bronzo davanti alla locanda.

David, parte in quarta presentando una serie di millemila giochi da tavolo ancora da provare, ma viene stroncato subito dall'asse Virgulto-Cecagna che adducono le seguenti motivazioni: ma noooooooo dai è troppo lungooooooo, nooooo davverooooooo... senti si facesse magari questoooooooo??. Stordito al punto giusto dal tanto sonno arretrato e dalla tarda ora, si siede al tavolo e ascolta le regole del gioco con la stessa attenzione che un neonato potrebbe dimostrare davanti a una lezione di calcolo combinatorio. 
Pronti? Via! Oddio ma ora questa la devo scartare? No scarto tutto vero? e poi faccio le azioni? No, devo farle prima... ah già c'è la strega! Ma no dai usa prima il villaggio. La tattica Cecagna funziona alla perfezione e David gioca l'inizio della partita in balia del caso più totale, l'unica strategia è non farsi prendere dal panico! Conclude insospettabilmente da buon secondo, forse grazie agli ottimi consigli di un Tony The Wall che guarda il suo mazzo più del proprio.
La seconda mano è molto più rapida e indolore, le strategie sono più definite ma stavolta l'incartamento è dietro l'angolo. Troppe carte inutili e pochi soldi, il regno del master è incartato in una spirale burocratica che non riesce a sbloccare i fondi per le grandi opere e i grandi acquisti: finisce terzo con molto distacco dai primi due. Si consola pensando che tra poco potrà finalmente dormire (forse...)

Il Giovane Virgulto, parte come sempre non capendoci una mazza. La strategia migliore all'inizio sembra essere quella di rubare il rubabile dagli altri giocatori e aspettare di capire qualcosa in più delle meccaniche del gioco. Niente da fare, il regno non decolla e solo una purga costante di maledizioni operate dal parroco locale permette al regno di non finire nel baratro ignominioso del punteggio negativo. Chiude terzo la prima partita, suonato come un pugile dilettante dopo una sola ripresa ai campionati del mondo dei pesi massimi.
Per la seconda ripresa si arma di una nuova strategia e di un nuovo ministro delle finanze: la strada della vittoria passa per il denaro e per i laboratori segreti. Guida il suo regno in una ritrovata età dell'oro, i forzieri traboccano di monete e il suo dominio si espande a velocità vertiginose. Ahimè, proprio il lusso e i denari non gli permettono di chiudere la partita in tempo. Abbagliato da tanta meraviglia lascia che il rivale "Lord Toni of Dewalles" accumuli un numero di carte spropositato, facendo di conseguenza schizzare in alto le quotazioni dei suoi giardini e concedendogli una vittoria di misura. Chiude da secondo troppo ingordo, fosse stato più cinico avrebbe chiuso e vinto la partita molto prima.

-Il Giovane Virgulto

3 commenti:

  1. mannaggia, vedi mancavo io...il quarto. Elena poi è tornata troppo tardi ed ho desistito. Vediamo se il prossimo martedi Beregil sarà presente..
    Lascio un piccolo commento su Dominion gioco che ho recentemente provato con Cecagna..ovviamente il suddetto mi ha ampiamente fatto il "mazzo" in tutti i sensi!! Ho comunque apprezzato il gioco, semplice ma avvincente (avevo accanto Pietro che mi dava consigli..vabè..), un gioco che può essere giocato anche con la zia e soprattutto ovunque...in aereo, in treno, in spiaggia, durante una passeggiata campestre..divertente vedere il proprio mazzo aumentare, meno divertente scoprire che alcune carte sono solo d'impiccio, anzi..e il vecchio cecagna me le rifilava diverse!! Insomma gli affibbio un 6 e mezzo da rivedere, avendoci giocato solo una volta..a presto nerds!

    RispondiElimina
  2. Guardate avevo una voglia di giocare che non avete un'idea e nego assolutamente la questione di San Valentino, infatti con mia moglie un bacino smiscio e poi ad aprir scatole.

    Che invidia !!!!! Il gioco sembra eccelso e devo dire che siamo diventati non solo dei grandi giocatori, ma anche dei notevoli narratori !!!

    Certo che classe di Cecagna. La sua tattica di propinare giochi sconusciuti con spiegazioni di 3 minuti aggiungendo poi la famosa frase conclusiva "va be, dai ragazzi, è più semplice giocarlo che spiegarlo" lo porta sempre a delle vittorie memorabili.

    RispondiElimina